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i è mai capitato di entrare in una stanza ed essere attratto dalla disposizione delle cose? È il richiamo che prova il bambino quando, su scaffali e mobilio, vede delle attività da fare, pensate proprio per lui. Il materiale è bello, ben tenuto, ordinato. È come se dicesse: “Vieni e usami in questo modo”. Come per magia il bambino si avvicina al materiale e sa come usarlo. 

Ecco, se ti stai chiedendo cosa permette a questa magia di funzionare, la risposta è nel metodo Montessori. Numerose osservazioni su piccoli bambini hanno fatto comprendere quali sono i bisogni del bambino e come rispondere a questi.

Nell’articolo scopriremo quali sono i segreti di questo straordinario metodo e come può influenzare la crescita e l’apprendimento del tuo piccolo.

Inizieremo ricordando chi era l’eccezionale figura di Maria Montessori, passando poi per i principi del metodo. Approfondiremo il metodo adattato ai bambini fino a 3 anni di età, scoprendo le attività ideali e l’importanza del ruolo dell’adulto. 

Hai mai pensato a come utilizzare il metodo Montessori tra le pareti di casa? 

L’articolo ti aiuterà a riflettere proprio su questa e molte altre domande.

Iniziamo? Il viaggio nel metodo Montessori ti aspetta!

2. Chi era Maria Montessori

Donna dalla straordinaria sensibilità, determinazione ed intelligenza, Maria Montessori nasce a Chiaravalle (Ancona) nel 1870. 

Forse non tutti sanno che la sua tenacia la portò ad essere una delle prime donne in Italia a laurearsi in Medicina, specializzandosi inizialmente in Neuropsichiatria. 

È proprio un periodo di attività svolta in un manicomio di Roma, insieme a bambini con deficit cognitivi, che accende in lei una luce. Osserva che i piccoli, nonostante fossero privi di stimoli e materiali, mostravano interesse per attività manuali. 

Lo stesso interesse lo mostrarono i bambini di una scuola nel quartiere di San Lorenzo a Roma, qualche anno dopo. I piccoli si dirigevano, spontaneamente, verso i materiali lasciati in un armadio con le ante aperte, scegliendo quelli che rispondevano di più ai loro bisogni del momento.

La Montessori scoprì che il bambino aveva una fame psichica, aveva bisogno di impadronirsi dell’ambiente e dei materiali messi a disposizione. Materiali che permettevano di imparare classificazioni, colori, consistenze e così via. 

Da lì parte la scintilla che ha contribuito alla costruzione del metodo, frutto di innumerevoli osservazioni sui bambini. Un metodo creato a misura di bambino. 

Continuiamo ora il viaggio alla scoperta dei principi su cui si fonda il metodo Montessori.

3. I Principi del metodo Montessori

Il Metodo Montessori è un approccio educativo strutturato su principi ben definiti, con il bambino come fulcro centrale di ogni attività. 

Con la grande responsabilità di costruire l’uomo di domani, il piccolo viene al mondo e cerca di svilupparsi al meglio delle sue potenzialità. Per farlo ha però bisogno di amorevoli cure da parte degli adulti, che hanno la possibilità di offrirgli l’ambiente e le attività migliori per lui.

Questi principi, fondamentali per la filosofia Montessori, sono supportati da una serie di ricerche e studi recenti che ne confermano l'efficacia anche in epoca moderna.

Scopriamo quali sono i principali fondamenti del metodo Montessori.

  • Riconoscere e rispettare i bisogni del bambino

Rispettare il tuo bambino significa fare determinate scelte quando interagisci con lui. Sin dalla nascita è importante rispettarlo durante le prime cure, accompagnando i gesti con delle parole (ad esempio “ora ti giro”, “adesso ti prendo in braccio”). 

In seguito è fondamentale conoscere i suoi bisogni e osservare quando questi si manifestano. Il bambino ti guiderà facendoti capire a quali attività è più interessato o meno in un determinato periodo. 

Come riportato in uno studio del Journal of Montessori Research di Johnson & Martin (2020), è importante riconoscere e rispettare i bisogni del bambino, come partecipare alle attività di vita quotidiana. Esempi sono coinvolgerlo nella preparazione di un pasto o nel riordinare la camera [3.1].

  • Ambiente preparato a misura di bambino

Preparare l’ambiente dove si immergerà il tuo piccolo, ha un ruolo chiave nel suo apprendimento. Preparare significa curare l’ordine, organizzare i materiali e le attività con una logica, renderli accessibili. In questo modo il bambino potrà assorbire con facilità gli insegnamenti dell’ambiente.

Secondo una ricerca del Child Development Quarterly di Williams & Richardson (2019), uno spazio organizzato e adatto alle necessità del bambino, con materiali accessibili e aree specifiche, favorisce l'indipendenza e la curiosità [3.2].

Predisponi, ad esempio, un angolo per sostenere l’apprendimento del linguaggio, dove potrai inserire libri o carte della nomenclatura. Il tuo piccolo quando ne sentirà il bisogno, sfrutterà questo angolo.

  • L’adulto come guida

Un genitore o un educatore che pratica il metodo Montessori, lascia che il bambino impari facendo. L’esperienza pratica assume un ruolo fondamentale. Cerca di essere custode della sua concentrazione. Interviene solo quando il piccolo lo richiede espressamente o se rischia di farsi male o danneggiare le cose.

Uno studio pubblicato sul Montessori Education Journal di Davis & Kim (2021) ha mostrato come questo approccio, basato sull'osservazione e l'intervento mirato, sia più efficace nel sostenere il bambino nel suo percorso di apprendimento [3.3].

  • Il bambino si educa da solo, anche sbagliando

Questo aspetto è molto importante in tutto il metodo. Se viene permesso al bambino di sbagliare in un contesto sicuro, apprenderà più efficacemente. 

Come indicato da una ricerca del Early Childhood Research Quarterly di O'Reilly & Thompson (2020), attività come vestirsi autonomamente o esplorare nuovi materiali a proprio ritmo, potenziano le capacità decisionali e la confidenza in sé stessi [3.4].

Ad esempio mettersi le scarpe da solo con i propri tempi.

Lo stesso vale per i materiali che permettono l’autocorrezione. Se il tuo piccolo, intento a costruire la torre rosa montessoriana, mette un cubo molto piccolo alla base, si accorgerà da solo che la torre non rimarrà in piedi. 

  • Indipendenza e libertà di esplorazione

Uno studio su Pediatric Research di Grant & Patel (2018) ha rivelato che dare al bambino la possibilità di muoversi e scegliere tra diverse attività può avere benefici significativi sul suo sviluppo motorio e cognitivo [3.5].

L'autonomia e la libertà di esplorazione sono fondamentali. Servire il bambino anticipando spesso i suoi gesti, lede la sua indipendenza. Per favorire l’autonomia è necessario lasciare al tuo piccolo la possibilità di esprimersi e di esplorare il mondo. Questo gli permette di aumentare le sue facoltà e perfezionarsi. 

Questi principi rappresentano i fondamenti del metodo Montessori. Offrono una prospettiva basata sul rispetto e sulla comprensione delle esigenze del tuo bambino, permettendogli un apprendimento più naturale e indipendente. 

Dare fiducia al tuo piccolo, sin dai primi momenti di vita, mette le basi della fiducia che avrà in sé stesso in futuro.

Probabilmente ti starai chiedendo come applicare nella pratica questi principi. Scopriamolo insieme nei prossimi paragrafi!

4. Come applicare il Metodo Montessori: L'inizio del Viaggio del Neonato

Venire alla luce è, per il bambino, un atto di straordinaria forza. Questo momento rappresenta l’inizio di un periodo ricco di nuovi apprendimenti. 

Maria Montessori credeva fermamente che fosse proprio in questa fase che si gettassero le basi per lo sviluppo futuro. 

Ma come si può applicare la filosofia Montessori fin dai primi giorni di vita di un neonato?

Vediamo alcune cure e attività da mettere in pratica per accudire al meglio il tuo piccolo, sin dall’inizio dello straordinario viaggio chiamato vita.

  1. Crea un ambiente calmo e protettivo nei primi giorni

L’ingresso nel mondo, da parte del tuo piccolo, richiede particolari attenzioni. Considera che in poco tempo passa da un ambiente protettivo e ovattato come il grembo materno, all’ambiente esterno, spesso fatto di luci, rumori forti e mani invadenti.

Cercare di prolungare lo stato di quiete all’esterno, è un atto di profondo rispetto per il tuo piccolo, a cui permetterai un passaggio graduale. 

Il tuo bambino nei primi giorni di vita ha un forte bisogno di contatto, di un ambiente con luci soffuse e rumori lievi. È importante evitare sbalzi, come quelli di temperatura [4.1].

  1. Comunica con il tuo piccolo e mantieni un contatto visivo

Sia come forma di rispetto, sia come possibilità di apprendere il linguaggio umano, comunicare con il tuo bambino, sin dai primi momenti, è un’azione benefica.

Stai comunicando con lui quando accompagni i gesti che compi con delle parole e anche quando mantieni il contatto visivo, utilizzando la mimica facciale.

Il tuo bambino a poco a poco, nei primi 2 mesi, affinerà la vista che sarà sempre più nitida. Osserverà l’ambiente ma sarà attento anche a tutto ciò che esprimi. Questo sosterrà la creazione del vostro legame affettivo e aumenterà la sua capacità di riconoscere le emozioni [4.2].

  1. Offri al tuo bambino uno spazio sicuro dove poter esplorare

La necessità di esplorare il mondo da parte del bambino inizia sin dai primi momenti. È importante creare un angolo morbido dove possa iniziare a sfidare le sue abilità motorie ed esplorare i primi oggetti adatti a lui. 

Puoi procurarti un tappeto o materassino basso, abbastanza rigido da non far sprofondare il tuo piccolo. Può essere rivestito in modo da mantenere l’angolo pulito con facilità. 

Uno specchio infrangibile fissato alla parete permette al piccolo di iniziare a studiare i suoi movimenti e riconoscersi oltre a rinforzare i muscoli del collo sollevando la testa [4.4]. Anche una sbarra sull’altra parete può essere utilizzata per facilitare le sue conquiste motorie. 

Colori tenuti e suoni delicati, caratteristici di uno spazio tranquillo ma anche stimolante, rappresentano un’occasione per lo sviluppo sensoriale del tuo bambino [4.3].

  1. Proponi al tuo piccolo attività adatte a lui

Quando il tuo bambino è molto piccolo, puoi proporgli alcuni semplici oggetti, che saranno per lui nutrimento per i suoi sensi che hanno sete di imparare.

Ricorda di cercare di favorire la sua concentrazione, proponendo un'attività alla volta, senza sovraccaricarlo di stimoli. 

Ecco alcune attività adatte al bambino molto piccolo:

  • mobiles → sono figure rappresentanti forme geometriche, umane o animali; costituite da materiale semplice (come il cartoncino); si possono appendere ad un supporto sopra alla culla o ad una palestrina posta su un tappeto; nei primi due mesi è consigliato usare colori a contrasto come bianco o nero e porre gli oggetti a massimo 30 cm (punto di messa a fuoco del bambino); 
  • oggetti da osservare → puoi porre davanti al bambino oggetti come carillon, trottole o una lanterna magica, che producono dolci effetti sonori o movimenti; questo attrae l’attenzione del tuo piccolo e facilita la stimolazione visiva e dell’udito;
  • oggetti da manipolare → una palla morbida di stoffa, un sonaglio, un fazzoletto a pois, o un cestino con materiali di una certa categoria (stoffe diverse o materiali di recupero); questi oggetti stimolano la vista, il tatto o anche l’udito e promuovono curiosità ed esplorazione;
  • oggetti da spingere o trainare → piccoli oggetti con ruote e un cordino o un carrellino per il primi passi da spingere, favoriscono il movimento e lo sviluppo di forza e coordinazione.

Il periodo neonatale è una grande opportunità per gli apprendimenti del tuo bambino e per stabilire un forte legame con lui.

Abbiamo visto come, sin dalla nascita, applicare i principi montessoriani offre diversi benefici, sul piano cognitivo, motorio ed emotivo. 

La chiave rimane l’osservazione dei suoi bisogni e la preparazione di un ambiente che sia adatto a lui, senza sovraccaricarlo di stimoli. 

5. I Giochi Montessori: Lavorare per Apprendere con Gioia

Pensare ad un bambino che sta giocando e credere che stia, nello stesso momento, lavorando, può essere un concetto un po’ strano!

Sapere, inoltre, che puoi offrirgli le attività di cui ha bisogno, a costo zero, con materiali di recupero che hai già a casa, è un grande vantaggio!

Per la Montessori era importante riconoscere che quell’attività fatta con le mani, quell’osservazione minuziosa dei dettagli di un libro o della natura, fossero un vero e proprio lavoro.

Non un lavoro inteso come quello dell’adulto, spesso che mira alla produzione, nel minore tempo e con minore fatica possibili. Ma un lavoro lento, che consuma grandi energie, e che mira ad apprendere ed a perfezionarsi. 

In altre parole, il tuo piccolo ha l'obiettivo di costruire l’uomo di domani, e cerca di farlo al meglio sin dai primi momenti di vita.

Come inizia il lavoro del bambino?

Inizia lasciandogli la libera scelta di decidere l’attività da svolgere. Quando un lavoro viene scelto dal bambino stesso, suscita in lui un certo interesse. Nutrire un buon interesse per ciò che si sta facendo, contribuisce a mantenersi concentrati.

Ed è proprio nel momento di concentrazione che il bambino viene rapito dall’attività che sta svolgendo e ne trae i massimi apprendimenti. Al termine dell’attività il piccolo si potrà mostrare pieno di gioia, per aver soddisfatto il suo bisogno. 

Vediamo assieme alcuni lavori che possono essere proposti al bambino piccolo prima dei 3 anni, e che hanno un grande valore per lui:

  • Aprire e chiudere, vasetti o scatoline; inserire ed estrarre un oggetto come una catenella in una boccetta; avvitare e svitare i tappi dei barattoli; travasare materiali da una tazzina ad un’altra. 

Sono tutte attività che sostengono la manualità fine della mano, la coordinazione oculo-manuale e l’apprendimento di una sequenza [5.1].

  • Attività di cucina come grattugiare o pestellare della frutta secca; pescare conchiglie da una piccola bacinella con un mestolo da cucina; arrotolare e trasportare un tappeto, spazzare e fare la polvere; lavare una bambola.

Queste attività rientrano in quelle di vita pratica. Permettono di apprendere delle sequenze, utili alla vita di tutti i giorni, che sostengono anche la manualità fine e la coordinazione dei movimenti.

  • Estrarre da un sacchetto un oggetto alla volta e nominarlo; appaiare oggetti o animali alle immagini corrispondenti, con il nome scritto nella parte inferiore (nomenclature); osservare i libri senza parole ma pieni di dettagli; cantare.

Queste sono attività preziose per stimolare l’apprendimento e la produzione del linguaggio.

  • Vivere la ritualità di un compleanno o di una festività, con attività a tema. Analizzare le parti di un fiore. Ricreare in una scatola il bioma terrestre di una parte del mondo, inserendo gli elementi vegetali, minerali e animali (come la scatola cosmica della Savana ideata dalla maestra e formatrice Trombacco Rossella di FMI).

Queste attività fanno parte dell’educazione cosmica. Mirano ad apprendere ritualità e usanze. Permettono poi di manipolare e giocare con elementi che rappresentano ambienti naturali. 

  • Pitturare, disegnare con tempere o acquerello, tagliare una sagoma, usare le fustellatrici, punteggiare. 

Sono esempi di attività grafico-pittoriche, che stimolano la creatività e la manualità del bambino. 

Come avrai intuito, l’approccio montessoriano, permette di creare delle attività di grande apprendimento, anche solo con materiali già presenti in casa [5.2].

In definitiva, attraverso giochi semplici ma ben pensati, il metodo Montessori offre ai bambini l'opportunità di esplorare, apprendere e divertirsi.

6. I Materiali Montessori: i Tesori del Metodo

Nel viaggio di scoperta del metodo Montessori, ci si imbatte in una grande varietà di materiali didattici, pensati per soddisfare i bisogni del bambino. 

Il tuo piccolo, sin dalla tenera età, ha necessità di categorizzare il mondo. Ti starai forse chiedendo in che modo può farlo? La risposta è: attraverso i sensi. 

Tatto, vista, udito, olfatto, gusto. Tutti i cinque sensi permettono di creare delle categorie mentali su come è organizzato tutto ciò che fa parte del cosmo. 

Capire la differenza tra grande e piccolo o grosso e fino, distinguere un rumore forte da uno lieve, comprendere a cosa corrisponde un sapore dolce, salato, aspro o amaro. Ecco, tutte queste azioni richiedono un grande sforzo.

Puoi proporre al tuo bambino attività con materiali sensoriali, a seconda del suo interesse. Potrai così facilitarlo negli apprendimenti futuri.

Vediamo ora alcuni tra i principali materiali sensoriali proposti dalla Montessori, proponibili verso i 2 anni di età:

  • incastri solidi -> il bambino inserisce i dieci cilindri nel foro corrispondente, allenando la vista al cambiamento delle dimensioni, come grande-piccolo, grosso-fino, alto-basso [6.1]
  • torre rosa -> si impilano dieci cubi uno sopra l’altro, alla base viene messo il cubo più grande, fino ad arrivare al più piccolo in cima, la vista si allena al cambiamento di dimensione [6.2]
  • spolette dei colori -> vengono appaiate le spolette dello stesso colore, imparando così la varietà di colori [6.2]
  • appaiamento delle stoffe -> in una scatolina puoi inserire 3 coppie di stoffe di diverso materiale; una volta sparse sul tavolo, il tuo piccolo potrà appaiare quelle uguali, se lo desidera, ad occhi chiusi; affinerà così il senso del tatto [6.3]
  • cilindri dei rumori -> tre coppie di cilindri che producono rumori di gradazione diversa; una volta sparsi sul tavolo dovrà appaiare i cilindri che fanno lo stesso grado di rumore, affinando così l’udito
  • boccette dei sapori o degli odori -> attorno ai due anni del bambino, puoi fargli assaggiare una minima quantità di acqua e limone o acqua e orzo amaro per distinguere la differenza tra aspro e amaro; oppure far annusare due boccette con qualche essenza differente, che il piccolo imparerà a riconoscere (ad esempio spezie come timo e basilico); puoi sbizzarrirti! [6.4]

Questi materiali rappresentano alcune proposte specifiche per affinare determinati sensi del tuo bambino. Puoi mostrargli l’utilizzo, sarà poi lui a farti capire se è interessato a ripetere l’attività. Rappresenterà per lui una fonte di nutrimento psichico, riuscendo ad imparare nuove categorie degli oggetti presenti nella vita quotidiana.

7. Socializzazione: un’occasione per diventare più disciplinato e collaborativo

Immagina ora un gruppo di bambini. Più bambini che vivono una forte concentrazione e si sentono sostenuti nei loro interessi, saranno predisposti a creare un gruppo coeso, efficiente e disciplinato. 

Maria Montessori definiva questo processo “normalizzazione” [7.1]. Dare la possibilità al tuo piccolo di sfruttare le esperienze pensate per lui, che sono come nutrimento psichico, “normalizza” il suo carattere. Ovvero lo rende più disciplinato e collaborativo. 

Inoltre, secondo una ricerca condotta dalla Social Learning Review, le interazioni positive tra pari potenziano la capacità dei bambini di assimilare e conservare nuove informazioni [7.3].

La presenza di più bambini, in particolare con diverse abilità ed età, permette un apprendimento ancora più forte e spontaneo. Inoltre si crea un primo germoglio di società, fatta di persone collaborative e rispettose. 

Utilizzare il metodo Montessori tra le pareti di casa dà molti benefici. Permettere il confronto tra più bambini che vivono queste esperienze positive, rappresenta una valida occasione di apprendimento.

8. Montessori a Casa: Un Mondo in Miniatura per i più Piccoli (0-3 anni)

Quando pensiamo all'ambiente domestico, ci immaginiamo spesso un luogo familiare e confortevole. Ma cosa succederebbe se, oltre ad essere accogliente, la nostra casa potesse trasformarsi in un luogo di apprendimento per i nostri piccoli bambini? 

Proprio così, grazie all'approccio Montessori, ogni angolo della casa può diventare un'opportunità di scoperta e di crescita, favorendo l’autonomia del tuo bambino. 

Vediamo ora qualche suggerimento per poter trasformare la tua casa in un ambiente adatto allo sviluppo del tuo bambino. 

La cameretta è uno dei primi luoghi della casa che si pensa di adattare al piccolo in arrivo. 

Puoi scegliere un mobilio semplice ed economico, ad altezza di bambino, magari con alcuni cubi da poter riempire con oggetti diversi a seconda degli interessi.

Ricava un angolo dove può sperimentare, giocare e lavorare, come un tappeto comodo. Aggiungi se puoi uno specchio infrangibile e una barra orizzontale che aiuteranno il suo sviluppo motorio [8.1].

Scegli un letto adatto alle esigenze del bambino; il modello basso Montessori potrà essere utilizzato dall’anno circa di età in su, permette al piccolo piena autonomia nell’entrare e uscire. Valuta se può essere sicuro nella tua casa e per le vostre abitudini. 

Organizza se puoi uno spazio con uno sgabello basso e dei vestiti morbidi e semplici da indossare.

All’interno del bagno predisponi un appiglio per due piccoli asciugamani di colore diverso, uno per mani e viso e l’altro per il resto del corpo. Rendi accessibile il suo spazzolino, una spazzola, una saponetta adatta alle sue piccole mani e una spugnetta per potersi pulire le unghie. 

Pensa ora alla disposizione del tuo salotto. E’ frequente porre i tuoi libri preferiti, che puoi leggere in momenti di relax. Lo stesso puoi fare per il bambino, predisponendo una cesta con alcuni libri e un angolo comodo dove potersi sedere (come una poltroncina o una sedia).

Puoi anche predisporre una zona di gioco a terra, delimitata da un tappeto comodo. 

In cucina è importante coinvolgere il tuo piccolo nella preparazione dei cibi. Puoi facilitarlo usando una scaletta apposita e sicura che gli permetta di arrivare al piano di lavoro. Procura alcune posate e attrezzi da lavoro che siano per lui facili da impugnare e maneggiare.

Infine all’ingresso puoi predisporre uno sgabello basso per facilitarlo nell’indossare le scarpe. Anche la giacca dovrà essere posta ad altezza di bambino.

Come hai visto, con piccole accortezze è possibile aumentare il senso di autonomia del piccolo, sostenendo i suoi interessi e il suo sviluppo. 

L’ambiente di casa diventa per lui non un ostacolo, ma un facilitatore delle attività che ha interesse a svolgere.

9. Genitori e Insegnanti: La Squadra dei Sogni

Quando pensiamo all’importanza dell’adulto nell’educazione montessoriana, ci si riferisce sia al genitore che all’educatore. Fare un lavoro di squadra tra queste due figure può portare un beneficio nella crescita del bambino. 

Un aspetto fondamentale è mantenere una buona comunicazione. Si, sembra ovvio, ma come ha evidenziato uno studio del Journal of Early Childhood Education, se riesci a mantenere una comunicazione sincera e regolare con l’insegnante, puoi ottenere grandi risultati. 

Comprenderete meglio, assieme, esigenze e aspirazioni del tuo bambino, garantendo a lui una certa continuità nel passaggio da casa a scuola [9.1].

Unire le osservazioni fatte sul bambino da voi genitori e dal suo insegnante, permette, quindi, di creare un ambiente educativo ancora più efficace [9.2]. 

10. Ricerche Aggiornate sul Metodo Montessori: alla ricerca della verità.

Da più di 100 anni, il metodo Montessori si è diffuso ed ha mantenuto una popolarità crescente in tutto il mondo. 

Oltre alla crescente accettazione, cosa suggeriscono le più recenti ricerche sul metodo e sulla sua efficacia?

Ecco alcune delle scoperte sul metodo Montessori più illuminanti degli ultimi anni:

  • Benefici cognitivi e sociali.

Uno studio condotto dalla University of Virginia ha evidenziato che gli studenti Montessori, rispetto ai loro coetanei, mostrano maggiori capacità nella soluzione di problemi, una migliore memoria a lungo termine e abilità sociali più sviluppate [10.1]. Questo suggerisce che il metodo non solo supporta l'apprendimento accademico ma anche lo sviluppo socio-emotivo.

  • Sostiene la creatività e l’esplorazione.

Il Journal of Creative Behavior ha pubblicato una ricerca che sottolinea come gli ambienti Montessori stimolino la creatività e la curiosità [10.2]. Gli studenti Montessori tendono a fare domande più approfondite e ad esplorare argomenti da diverse prospettive, dimostrando una mentalità più aperta.

  • È attuabile in diverse culture.

Un'indagine condotta dalla Harvard Graduate School of Education ha esplorato l'applicazione del metodo Montessori in diverse culture [10.3]

Sorprendentemente, malgrado le diverse pratiche culturali, il metodo ha mostrato una straordinaria adattabilità e risonanza in contesti molto differenti, suggerendo la sua universalità.

  • Apporta al bambino benefici precoci. 

Il Journal of Early Childhood Research ha recentemente evidenziato come la pedagogia Montessori supporti lo sviluppo cerebrale nei primi anni di vita [10.4]. Questo periodo è cruciale per l'apprendimento, e il metodo Montessori sembra fornire gli stimoli giusti per favorire una crescita sana e bilanciata.

In conclusione, la crescente letteratura scientifica sulla pedagogia Montessori sottolinea la sua efficacia non solo in termini di risultati accademici, ma anche per quanto riguarda lo sviluppo globale dell'individuo.

Ecco un motivo in più per esplorare e accogliere con entusiasmo questo affascinante approccio educativo.

11. Oltre il Metodo Montessori: Cosa Dicono i Critici

Abbiamo visto come il metodo Montessori è ampiamente conosciuto per i suoi molteplici benefici. Come tutti i metodi educativi, non è esente da alcune critiche.

Analizziamole insieme, per avere una visione equilibrata e completa del metodo. 

  • Ha una struttura troppo rigida.

Alcuni critici sottolineano che, sebbene il metodo Montessori promuova l'apprendimento autonomo, l'ambiente è altamente strutturato e può non dare abbastanza spazio alla libertà di espressione [11.1]

In verità, alcuni degli enti principali che attualmente si occupano di diffondere il metodo e di formare gli educatori, sono attenti ad integrare il metodo con possibili nuove esigenze dei bambini. 

In sostanza mantengono un’ottica di inclusività, sostengono la libera espressione del bambino ed anche il contatto con ambienti naturali e sociali. 

  • Promuove una limitata socializzazione tra pari.

Data l'enfasi sulla concentrazione individuale, alcuni critici sostengono che ci sia una mancanza di interazione sociale tra pari nel metodo Montessori [11.2]

Al contrario, Maria Montessori in diversi scritti, sottolinea come avviene l’inserimento del bambino nella società, sin dai primi anni di vita. Promuove la collaborazione spontanea che nasce tra bambini pieni di gioia per aver soddisfatto il proprio bisogno di apprendere.

  • Non offre una preparazione per sistemi scolastici tradizionali.

Alcuni affermano che il metodo Montessori non prepari adeguatamente gli studenti per il passaggio a sistemi educativi più tradizionali [11.3]

In verità, una ricerca recente ha sottolineato che i bambini potrebbero percepire una leggera difficoltà nel passaggio da una struttura montessoriana ad una tradizionale. Ma nel lungo termine non si evidenziano problematiche di adattamento.

  • Le scuole montessoriane hanno un costo elevato. 

L’economic educational review ha sottolineato che la necessità di materiali specifici e la formazione specializzata degli insegnanti può tradursi in costi più alti [11.4], rendendo il metodo meno accessibile a tutti.

Fortunatamente, la pedagogia montessoriana è anche pubblica. In Italia si sta cercando di ampliare il numero di scuole con questo indirizzo, rendendole accessibili a un numero sempre maggiore di bambini.

  • Il metodo è unico, ma ogni bambino è diverso.

Si potrebbe affermare che il metodo Montessori sia uguale per tutti i bambini. 

In effetti, il metodo proposto è uno. Penso sia utile interrogarsi su come si possa adattare considerando aspetti come il temperamento e l’unicità genetica di ogni bambino. Considerare l’impronta genetica del tuo bambino nel scegliere l’educazione, rafforza ancora di più i suoi apprendimenti. 

È essenziale che tu, come genitore, prenda le decisioni che ritieni migliori per il tuo bambino. Una buona conoscenza di un metodo educativo ti permetterà di fare scelte consapevoli e informate.

Conclusione

“Io prego i cari bambini, che possono tutto, di unirsi a me per la costruzione della pace negli uomini e nel mondo.”

È questo il messaggio di speranza che Maria Montessori ha desiderato scrivere sulla sua lapide. 

Il metodo Montessori mira sicuramente a sostenere lo sviluppo globale del bambino. Incoraggia le sue capacità e potenzialità. Permette di vivere i propri ritmi nell’apprendere nuove conoscenze. Sostiene l’apprendimento attraverso la pratica.

Ma proviamo a scavare ancora più in profondità in questo straordinario metodo.

Troveremo un obiettivo grande e potente: costruire la pace negli uomini e nel mondo. 

La Montessori aveva individuato nel bambino l’uomo del domani. Invitava le persone, educatori e genitori, a conoscere lo sviluppo del bambino, i suoi bisogni ed a vigilare sul proprio comportamento. 

Con questo invito concludiamo il nostro viaggio alla scoperta del metodo Montessori. 

Un metodo che, anche dopo aver attraversato più di un secolo di storia, trova piena attuazione tra i bambini dei tempi moderni. 

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