ei in casa con il tuo neonato, è una di quelle giornate in cui hai mille cose da fare e lui sembra aver bisogno di attenzioni continue. Magari hai già provato a cullarlo, a giocare con lui, ma niente: è ancora irrequieto.
Così, ti viene un’idea: accendere la TV. Non perché vuoi che la guardi, ma forse le immagini colorate e i suoni di sottofondo possono tranquillizzarlo mentre sbrighi qualche faccenda.
Se ti riconosci in questa situazione, sappi che non sei solo. Moltissimi genitori si chiedono se la TV possa essere un supporto innocuo o se, al contrario, rischi di avere effetti negativi sullo sviluppo del neonato.
Il problema è che, quando si tratta di bambini così piccoli, ogni esperienza che vivono può influenzare il loro modo di crescere e imparare.
In questo articolo vedremo nel dettaglio i danni della televisione per i neonati o piccoli lattanti, se la TV in sottofondo è davvero innocua e quali alternative esistono per stimolare il tuo bambino in modo sano.
Continua a leggere per scoprire tutto quello che devi sapere su TV e neonati e fare scelte più consapevoli per il benessere del tuo piccolo.
1. Neonati e TV: cosa dicono gli esperti?
Molti genitori si chiedono se far vedere la televisione a un neonato sia davvero dannoso o se si tratti di un'esagerazione. La risposta arriva direttamente dagli esperti: sia l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che l’American Academy of Pediatrics (AAP) sconsigliano l’esposizione agli schermi nei primi anni di vita, in particolare nei bambini sotto i 24 mesi.
Cosa dicono le linee guida dell’OMS e dell’AAP?
Sia secondo l’OMS che secondo l’APP i bambini sotto i 2 anni non dovrebbero essere esposti a schermi digitali, inclusa la televisione, durante il tempo sedentario, poiché in questa fase lo sviluppo cerebrale è particolarmente rapido e richiede stimoli reali, come il contatto con i genitori e l’esplorazione attiva del mondo.
Inoltre, aggiungono che dopo i 2 anni e fino ai 5 anni di vita del bambino, l’esposizione dovrebbe arrivare massimo ad 1 ora al giorno, ma meno è meglio è.
Neonati e lattanti (0-12 mesi) e bambini piccoli (1-2 anni): c’è una differenza?
Studi e ricerche hanno dimostrato che i bambini sotto i 12 mesi non hanno ancora la capacità di comprendere ciò che vedono sullo schermo e che l’esposizione passiva alla TV può ridurre il tempo dedicato a esperienze sensoriali fondamentali per lo sviluppo cognitivo.
Nei bambini tra 1 e 2 anni, il discorso cambia leggermente: iniziano a riconoscere immagini e parole, ma hanno comunque bisogno di interazione diretta per imparare davvero.
Perché l’interazione umana è fondamentale nei primi mesi?
Un neonato impara attraverso il contatto visivo, il tono di voce dei genitori e il movimento. Quando un adulto interagisce con lui, gli fornisce stimoli emotivi e cognitivi essenziali. La televisione, invece, non può sostituire queste esperienze, perché:
- non risponde ai suoi bisogni in tempo reale;
- non stimola il bambino a interagire attivamente;
- può distrarre i genitori e ridurre il tempo di qualità trascorso insieme.
Per questo motivo, gli esperti concordano: nei primi mesi di vita, niente può sostituire il valore di una relazione diretta tra genitore e bambino.
2. Danni della televisione sui neonati
Molti genitori pensano che lasciare la TV accesa mentre il neonato è nella stanza sia innocuo, o addirittura che possa stimolarlo.
In realtà, diversi studi hanno dimostrato che l’esposizione precoce agli schermi può influenzare negativamente lo sviluppo cognitivo, il sonno, la salute mentale e persino la relazione con i genitori.
Vediamo nel dettaglio i principali effetti negativi della televisione nei primi anni di vita.
Sviluppo cognitivo: rischio di ritardi nel linguaggio e difficoltà di attenzione
Uno dei principali rischi dell’esposizione alla TV nei neonati riguarda lo sviluppo del linguaggio.
Uno studio ha evidenziato che i bambini esposti alla TV prima dei 2 anni hanno un vocabolario più limitato rispetto ai coetanei che interagiscono con i genitori e ascoltano il linguaggio umano diretto.
➡ Perché succede? I neonati apprendono il linguaggio attraverso il contatto diretto con gli adulti: osservano le espressioni facciali, ascoltano il tono della voce e rispondono con balbettii o sorrisi. La TV non può sostituire questo processo interattivo, poiché è un flusso unidirezionale di informazioni.
➡ Esempio: immagina di voler insegnare a tuo figlio a dire "palla". Se gli mostri una palla e dici il nome più volte, lui assocerà l’oggetto alla parola. Se invece guarda un cartone animato dove qualcuno dice "palla", difficilmente farà lo stesso collegamento.
Effetti sul sonno: la luce blu e i suoni disturbano l’addormentamento
Far vedere la TV a un neonato prima di dormire può compromettere la qualità del sonno. La luce blu emessa dagli schermi inibisce la produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia, rendendo più difficile l’addormentamento.
➡ Esempio: se un neonato è esposto alla TV prima di dormire, potrebbe avere più difficoltà ad addormentarsi, svegliarsi più spesso durante la notte e avere un sonno meno riposante.
Salute mentale: aumento dell’irritabilità e ridotta capacità di autoregolazione
L’esposizione precoce alla TV è stata associata a maggiore irritabilità nei neonati e a difficoltà nel regolare le emozioni. Questo perché i neonati hanno bisogno di imparare a calmarsi attraverso l’interazione con i genitori.
Se la TV viene usata come "intrattenimento passivo", il bambino potrebbe avere più difficoltà a gestire le emozioni da solo.
➡ Esempio: se un neonato piange e viene calmato con la TV, potrebbe diventare meno abituato a essere consolato dai genitori o a trovare strategie naturali per calmarsi ed autoconsolarsi.
Impatto sulla relazione con i genitori: minore interazione e legame affettivo
Uno studio americano ha dimostrato che quando un televisore è acceso in sottofondo, i genitori parlano meno ai loro figli e riducono l’interazione diretta del 75%.
Questo significa che, anche se la TV non è rivolta direttamente al bambino, può comunque influenzare negativamente la relazione genitore-figlio.
➡ Esempio: se un genitore è distratto dalla TV mentre gioca con il proprio neonato, il bambino riceve meno attenzione e meno stimoli sociali.
Obesità infantile: il rischio di abitudini sedentarie
Diversi studi hanno collegato l’esposizione alla TV nei primi anni di vita con un maggiore rischio di obesità infantile.
Secondo una ricerca pubblicata su Pediatrics, i bambini che guardano la TV per più di un’ora al giorno hanno il doppio delle probabilità di sviluppare abitudini sedentarie e problemi di peso rispetto ai loro coetanei più attivi.
➡ Esempio: se un bambino è abituato a stare davanti alla TV mentre mangia, potrebbe perdere la capacità di riconoscere i segnali di sazietà e sviluppare un’alimentazione eccessiva.

3. La TV in sottofondo fa male ai neonati?
Anche se il neonato o lattante non guarda direttamente lo schermo, una TV accesa in sottofondo può comunque avere effetti negativi sul suo sviluppo cognitivo e sul benessere generale.
La presenza costante di suoni e immagini distrae sia il bambino che i genitori, riducendo la qualità delle interazioni fondamentali per l’apprendimento e la crescita.
In particolare cosa comporta una televisione lasciata spesso accesa in sottofondo?
- Distrazione dall’interazione diretta
I neonati imparano osservando i volti e ascoltando le voci dei genitori. Uno studio ha dimostrato che la TV accesa in sottofondo riduce del 75% il tempo che gli adulti trascorrono parlando direttamente con i loro figli (Zimmerman et al., 2007).
Questo porta a meno stimoli linguistici e meno interazioni emotive, elementi essenziali per lo sviluppo sociale e cognitivo.
- Effetti sul linguaggio
L’acquisizione del linguaggio avviene grazie all’ascolto attivo. Quando la TV è accesa, i bambini sono esposti a un flusso di parole non diretto a loro, che risulta meno efficace nell’insegnare nuove parole.
Esempio: un genitore che parla direttamente al bambino usa pause, espressioni facciali e variazioni di tono che aiutano l’apprendimento. La TV, invece, offre un linguaggio meno coinvolgente e meno comprensibile per un neonato.
- Disturbi del sonno
Anche se i neonati sembrano non fare caso ai rumori di sottofondo, la TV accesa può rendere il loro sonno più leggero e frammentato.
Suoni improvvisi e variazioni di volume disturbano il sonno REM, fase essenziale per lo sviluppo cerebrale.
Concludendo, una televisione lasciata accesa in presenza di un neonato o piccolo bambino, non apporta validi apprendimenti per lui, anzi, può risultare un’interferenza per il suo sviluppo.
4. Cosa fare invece della TV? Attività alternative per neonati
Se evitare la televisione per i neonati è importante, cosa si può fare al suo posto per intrattenerli e stimolare il loro sviluppo?
Fortunatamente, le alternative non mancano: dalle attività sensoriali all'interazione con i genitori, ogni momento può diventare un’opportunità di apprendimento e crescita.
- Giochi sensoriali ed esplorazione tattile
Nei primi mesi di vita, i neonati e lattanti scoprono il mondo attraverso i sensi. Toccare, afferrare e portare oggetti alla bocca aiuta lo sviluppo cognitivo e motorio.
➡ Esempi di giochi sensoriali:
- Stoffe con texture diverse (velluto, cotone, lana) da esplorare con le mani.
- Bottigliette sensoriali con acqua e glitter per stimolare la vista.
- Pannelli tattili con materiali come carta vetrata, gommapiuma e legno.
Uno studio ha dimostrato che i giochi sensoriali nei primi mesi di vita migliorano la capacità di attenzione e l’integrazione multisensoriale.
- Musica e lettura ad alta voce
L’ascolto della voce dei genitori è fondamentale per lo sviluppo del linguaggio. Cantare, leggere o semplicemente parlare al neonato stimola la comprensione delle parole e rafforza il legame affettivo.
➡ Esempi pratici:
- Leggere libri con immagini grandi e colori vivaci.
- Ascoltare canzoncine con ritmo lento e ripetitivo.
- Ripetere parole semplici e modulare il tono di voce per attirare l’attenzione.
I bambini a cui vengono letti libri ogni giorno sviluppano un vocabolario più ricco e una maggiore comprensione del linguaggio già nei primi due anni di vita.
- Interazione diretta con i genitori e gioco libero
La TV può distrarre i genitori dai loro bambini, mentre l’interazione diretta è il vero motore dello sviluppo nei primi anni di vita.
➡ Esempi di attività coinvolgenti:
- Giocare al “cucù” per stimolare la memoria e il riconoscimento dei volti.
- Fare facce buffe e osservare le reazioni del bambino.
- Massaggi e contatto pelle a pelle per rafforzare il legame emotivo.
I neonati rispondono attivamente alle espressioni e alle emozioni dei genitori, sviluppando empatia e connessione sociale.
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Conclusione
Neonati e TV non sono un binomio salutare. I primi mesi di vita sono fondamentali per lo sviluppo cognitivo, emotivo e linguistico, e l’esposizione alla televisione può interferire con questi processi, riducendo l’interazione con i genitori, disturbando il sonno e rallentando l’acquisizione del linguaggio.
Tuttavia, la soluzione non è semplicemente “vietare la TV”, ma trovare alternative sane e stimolanti.
Attività come giochi sensoriali, lettura ad alta voce, musica e interazione diretta aiutano il bambino a crescere in un ambiente ricco di stimoli positivi, senza bisogno dello schermo.
Il consiglio finale? Spegniamo la TV e concentriamoci su ciò che conta davvero: tempo di qualità, contatto, parole e sguardi che nutrono la mente e il cuore del nostro bambino.
Bibliografia
American Academy of Pediatrics (2016). Media and Young Minds. Pediatrics, 138(5).
Dere et al. Sviluppo e interazione dei sistemi sensoriali nei bambini. Research Gate. 2024
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