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hiunque abbia un neonato in casa lo sa: il sonno diventa un bene prezioso, quasi un miraggio a volte.

Ti trovi a chiederti: "Ma quanto dovrebbe dormire un neonato? E perché il mio non lo fa?".

Se stai leggendo questo articolo alle 3 del mattino, mentre il tuo piccolo si dimena o piange nella sua next to me, sappi che è un problema frequente per molti genitori.

La verità è che i neonati hanno ritmi di sonno completamente diversi rispetto a quelli degli adulti, e questo può mandare in crisi anche i genitori più preparati. 

Alcune ricerche dimostrano che nei primi mesi di vita il sonno dei neonati è spesso irregolare perché i loro cicli sonno-veglia non sono ancora sincronizzati con il nostro orologio biologico.

Ma non temere! In questo articolo non ti troverai solo risposte alle tue domande, ma anche consigli pratici e strategie per affrontare queste notti insonni. 

Ricordiamoci che ogni bambino è unico e, con un po’ di pazienza, osservazione ed i giusti strumenti, anche il sonno più atteso può tornare. 

1. Quanto dovrebbe dormire un neonato o un bambino molto piccolo? Una guida pratica ai loro ritmi di sonno

Se ti stai chiedendo "Quanto dorme un neonato davvero?", sappi che la risposta dipende dalla sua età. 

I neonati, soprattutto nei primi mesi di vita, trascorrono gran parte del loro tempo dormendo, ma questo non significa che il loro sonno sia prevedibile o uniforme.

Secondo la National Sleep Foundation, i neonati e i bambini piccoli fino a 3 mesi di età dovrebbero dormire tra le 14 e le 17 ore al giorno, distribuite tra il sonno notturno e diversi sonnellini diurni [1.1][1.2].

Secondo gli approfondimenti dell’infermiera e puericultrice inglese Tracy Hogg, il sonno, nelle primissime settimane di vita del bambino, andrebbe distribuito in 5-6 ore di notte e 1 ora di pisolino ogni 3 ore di giorno.

Tuttavia, ogni bambino è diverso: alcuni potrebbero dormire fino a 18 ore, mentre altri potrebbero accontentarsi di 12-13 ore. Le indicazioni sono approssimative, con una buona variabilità tra bambino e bambino. 

Man mano che il bambino cresce, diminuiscono gradualmente le ore di sonno necessarie alla sua crescita. 

Trovi di seguito le ore di sonno di cui ha bisogno un bambino molto piccolo:

  • 0-3 mesi: sonno totale giornaliero di 14-17 ore, compreso il sonno notturno e i pisolini diurni; tra 1 e 3 mesi di vita, i pisolini iniziano a ridursi di numero ma a durare più a lungo;
  • 4-6 mesi: il sonno inizia a stabilizzarsi, con 10-12 ore notturne e 2-3 sonnellini diurni.
  • Dai 6 mesi in poi: si riduce gradualmente il numero di sonnellini, e il bambino potrebbe dormire circa 12-15 ore al giorno [1.3].

Ricorda che il sonno non è mai "uguale per tutti". Se il tuo neonato o il tuo piccolo bambino dorme meno o più della media, potrebbe comunque essere del tutto normale, purché sia sereno e cresca in modo armonioso. 

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2. Perché il neonato non dorme? Le cause più comuni e come affrontarle

Se il tuo neonato sembra allergico al sonno, non sei il solo a chiederti il motivo. È normale che i neonati abbiano difficoltà a dormire in alcuni momenti, ma per affrontare il problema è fondamentale capire perché accade. 

Spesso le cause sono più semplici di quanto immagini, e con un po’ di pazienza è possibile intervenire in modo efficace.

Proviamo a comprendere quali possono essere i principali motivi per cui un neonato, o un bambino molto piccolo, fatica a dormire [2.1][2.2].

1. Ritmi circadiani non ancora maturi

Nei primi mesi di vita, il neonato non distingue tra giorno e notte perché i suoi ritmi circadiani (l’orologio interno che regola il ciclo sonno-veglia) sono ancora in fase di sviluppo. Questo può portare a un sonno irregolare con frequenti risvegli.

Esempio pratico: pensa al tuo piccolo come a un viaggiatore appena arrivato in un nuovo fuso orario. Il suo corpo deve ancora adattarsi e imparare quando dormire e quando stare sveglio. Puoi aiutarlo esponendolo alla luce naturale durante il giorno e creando un ambiente buio e tranquillo la notte o durante il riposo, soprattutto nei primissimi mesi.

2. Fame o bisogno di conforto

Neonati e latte vanno di pari passo. Se il tuo bambino si sveglia frequentemente, potrebbe avere fame o bisogno del tuo calore per sentirsi al sicuro.

Esempio pratico: un neonato allattato al seno potrebbe svegliarsi ogni 2-3 ore per mangiare, mentre chi assume latte artificiale potrebbe dormire un po' più a lungo. Assicurati che abbia mangiato abbastanza prima di metterlo a letto e, se necessario, tienilo vicino a te per rassicurarlo con la tua presenza. 

3. Disagio fisico o ambientale

Un pannolino sporco, una stanza troppo calda o troppo fredda, o persino un pigiama scomodo, possono disturbare il sonno del tuo piccolo.

Esempio pratico: se il tuo neonato si sveglia piangendo, controlla sempre prima che non abbia bisogno di un cambio, che la temperatura sia confortevole (tra i 20-22°C) e che non ci siano rumori o luci che lo infastidiscano.

4. Sovrastimolazione o stanchezza eccessiva

Strano ma vero: un neonato troppo stanco potrebbe avere difficoltà a rilassarsi e addormentarsi. Allo stesso modo, troppe attività o stimoli possono sovraccaricarlo.

Esempio pratico: prova a mettere a letto il tuo bambino non appena noti segnali di sonno, come sbadigli, occhi socchiusi o movimenti rallentati. Evita di sovrastimolarlo prima della nanna con giochi troppo energici o ambienti rumorosi.

5. Dolori o malesseri temporanei

Coliche, reflusso o dentizione possono rendere il sonno più complicato per i neonati.

Esempio pratico: se il tuo piccolo sembra particolarmente nervoso, prova a fare un leggero massaggio alla pancia per alleviare le coliche o chiedi al pediatra un consiglio mirato. Per il reflusso, mantenerlo in posizione semi-eretta dopo la poppata può aiutare. Mentre per i dolori da dentizione, un leggero massaggio alle gengive potrebbe essere di sollievo. 

Quando preoccuparsi?

Se il neonato non dorme a lungo o sembra particolarmente agitato, potrebbe essere utile parlarne con il proprio pediatra. Infatti, alcuni problemi di salute, come infezioni o allergie, possono interferire con il sonno [2.3].

Ora che abbiamo scoperto quanto dovrebbe dormire un piccolo bambino e quali possono essere le principali cause di un sonno disturbato, ci addentriamo nella parte pratica. Continua a leggere l’articolo per scoprire alcune strategie applicabili sin da subito. 

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3. Strategie pratiche per far dormire il neonato: giorno e notte

Il sonno dei neonati può sembrare, a volte, un mistero, ma con alcuni accorgimenti puoi migliorare significativamente la situazione. 

Ecco le strategie più efficaci per aiutare il tuo bambino a dormire, sia di giorno che di notte.

Prima strategia fondamentale: osservare i segnali di sonno sul bambino

Tentare di mettere a nanna un bambino che si trova in uno stato di forte irrequietezza per troppa stanchezza, è molto difficile. 

I bambini dipendono da noi nella fase di addormentamento. Pensiamoci, quando abbiamo sonno, noi adulti ci dirigiamo autonomamente verso il letto, magari spegniamo le luci, indossiamo qualcosa di comodo, e ci avviamo verso un sonno ristoratore.

Un piccolo bambino dipende, invece, da noi, per tutti i punti appena nominati. Ha bisogno che un adulto colga quei segnali di sonno, che lo aiuti ad avere un abbigliamento comodo, a raggiungere la giusta temperatura su una superficie adatta e confortevole.

Quali sono i principali segnali di sonno di un piccolo bambino?

Perde interesse per i giochi e gli oggetti circostanti. Non è più attratto dalle persone accanto a lui. Se tenuto in braccio, tende a girare la testa verso l’adulto, come per isolarsi dal mondo. Può avere dei movimenti involontari di braccia e gambe, oppure quando più grandicello, inizia a perdere la coordinazione (ad es. inciampa o sbatte più facilmente). Può grattarsi ripetutamente l’orecchio o il viso. 

Consigli per la notte: creare un ambiente sereno

La notte è il momento in cui il tuo bambino dovrebbe riposare più a lungo, ma i risvegli frequenti possono rendere tutto più complicato. Che cosa si può fare allora di utile per favorire il sonno del proprio bambino?

Ecco alcune strategie:

  • Routine della buonanotte - Ogni sera ripeti gli stessi passaggi, come un bagnetto caldo, una fiaba o una canzoncina. Aiuterai il tuo bambino a capire che è il momento di dormire.
  • Oscurità totale - Una stanza buia favorisce la produzione di melatonina, l'ormone del sonno. Puoi anche utilizzare tende oscuranti. Potresti valutare, come unica fonte di luce, di utilizzare una lampada apposita con luce calda e leggera.
  • Rumore bianco - Un suono costante come quello di un ventilatore, o di uno strumento apposito, aiuta a creare un ambiente rilassante. 

Consigli per il giorno: più regolarità e meno sovrastimolazione

I sonnellini diurni sono fondamentali per il benessere del tuo bambino, ma spesso vengono trascurati o interrotti.

  • Riduci le distrazioni - Spegni la TV e crea un ambiente tranquillo. Anche un piccolo angolo della casa dedicato al riposo può fare la differenza. Nei primissimi mesi, prova a ricreare un ambiente buio anche di giorno, per favorire la produzione di melatonina.
  • Mantieni una regolarità - Cerca, se possibile, di far coincidere i pisolini con gli stessi orari ogni giorno, per aiutare il bambino a stabilire un ritmo.

Brevi consigli per situazioni specifiche

Neonato non dorme nella next to me:

  • Assicurati che il materasso sia comodo e che il neonato sia ben coperto (ad esempio con un sacco nanna), ma non troppo caldo.
  • Osserva il tuo bambino, e cerca di posizionarlo nel lettino in un momento in cui è assonnato ma non innervosito o agitato; poi garantisci la tua presenza: una carezza leggera sulla schiena, il tuo odore vicino, una ninna nanna o versetti tipo “sh..sh”.

Neonato non dorme dopo latte artificiale:

  • Tieni il bambino in posizione eretta per 20-30 minuti dopo la poppata, per evitare problemi di digestione.
  • Prova a usare un latte con formulazione specifica se il tuo pediatra sospetta un’intolleranza.

Non esiste una soluzione universale per il sonno del neonato, ma con pazienza, osservazione e piccoli aggiustamenti puoi aiutarlo a trovare il suo ritmo naturale, migliorando anche il tuo riposo [3.1].

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4. Come deve dormire un neonato: sicurezza e comfort prima di tutto

Sapere come far dormire un neonato non riguarda solo il comfort, ma anche la sicurezza. Seguendo alcune semplici regole, puoi creare un ambiente che favorisca il sonno e protegga il tuo bambino durante la notte ed i sonnellini [4.1].

Vediamo assieme quali sono le principali indicazioni per un sonno sicuro:

  1. Posizione corretta: sempre a pancia in su

La posizione più sicura per dormire è quella supina (a pancia in su), raccomandata dall'American Academy of Pediatrics (AAP) per ridurre il rischio di SIDS (Sindrome della morte improvvisa del lattante).

Dormire a pancia in su aiuta a prevenire difficoltà respiratorie e riduce i rischi legati alla respirazione ostruita.

Anche se il tuo neonato sembra preferire dormire su un fianco o a pancia in giù, è fondamentale ricordarsi di appoggiare il proprio piccolo sul lettino nella posizione supina durante i primi 12 mesi. 

Con il passare dei mesi, avrà acquisito la capacità di rotolare e girare a seconda delle necessità. Nei primi mesi di vita, invece, se il bambino casualmente si trova con il viso schiacciato verso il materasso, non avrà la capacità di girarsi e liberare le proprie vie aeree. 

  1. Il lettino ideale: minimalista e sicuro

Il letto più sicuro per il bambino è quello libero da oggetti di varia natura come copertine, peluches, paracolpi, cuscini. Meno oggetti ci sono nel lettino, meglio è. 

Questo previene il rischio che le vie respiratorie del piccolo si occludano a causa di uno di questi oggetti, che possono entrare in contatto con il suo viso.

Vediamo, quindi, alcune indicazioni da seguire:

  • Materasso rigido e ben aderente: evita superfici morbide che possono rappresentare un pericolo; la superficie deve essere piana (non inclinata) e non devono esserci spazi tra il materasso ed il bordo interno del lettino.
  • Niente cuscini, paracolpi o peluche: anche se sembrano innocui, possono aumentare il rischio di soffocamento.
  • Sacchi nanna al posto delle coperte: sono più sicuri e mantengono il neonato alla temperatura giusta senza il rischio che si copra la testa accidentalmente.
  • Piedini a contatto con la parte inferiore del letto: posiziona il bambino in modo che non ci sia spazio tra i suoi piedi e il bordo del letto, soprattutto quando si usano coperte al posto del sacco nanna; questo evita che il bambino scivoli sotto alla coperta; in ogni caso, se si usa una coperta, dev’essere ben ancorata sotto al materasso e non libera.
  1. Temperatura e vestiti: mai troppo caldo o troppo freddo

I neonati non regolano la temperatura corporea come gli adulti, quindi è fondamentale trovare un equilibrio. Vediamo alcune indicazioni utili da ricordare:

  • Temperatura della stanza: quella ideale si aggira tra i 20°C e i 22°C, quindi attenzione a non scaldare eccessivamente la camera da letto d’inverno; mentre d’estate, è importante rinfrescare la stanza, aprendo e chiudendo le finestre nei momenti più utili o usando un climatizzatore o ventilatore (mai puntato addosso al bambino).
  • Vestiti adeguati: un body e un pigiama leggero in cotone sono spesso sufficienti, oppure un sacco nanna, a seconda della stagione e della temperatura percepita all’interno della stanza.

Un consiglio pratico: per capire se il bambino ha troppo caldo o freddo, tocca la nuca o la pancia. Mani e piedi possono essere più freddi senza che questo indichi un problema.

  1. Routine per un sonno sicuro e sereno

La sicurezza passa anche dalle abitudini quotidiane degli adulti:

  • Evitare fumo e inquinanti nella stanza: il fumo passivo è uno dei principali fattori di rischio per la SIDS.
  • Dormire vicino, ma non insieme: i neonati dovrebbero dormire nella stessa stanza dei genitori (idealmente fino ai 6 mesi), ma in un lettino separato.

Esempio pratico: Laura e Marco hanno posizionato la next to me accanto al letto matrimoniale. Il loro bambino, Riccardo, si addormenta sereno sentendosi vicino ai proprio genitori, ma con uno spazio sicuro tutto suo.

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5. Conclusione: un viaggio verso notti più serene

Affrontare i problemi di sonno di un neonato può sembrare una sfida senza fine, ma con un po' di pazienza e le giuste strategie, è possibile migliorare le sue abitudini di sonno e il tuo riposo. 

Ogni bambino è unico, con bisogni e tratti genetici che influenzano il modo in cui dorme. Ascoltare il suo linguaggio, sperimentare soluzioni diverse e seguire le indicazioni sulla sicurezza del sonno sono passi essenziali per creare un ambiente sereno e protetto.

Ricorda che i progressi non arrivano sempre dall'oggi al domani, ma ogni piccolo passo conta. Con amore e costanza, non solo aiuterai il tuo bambino a dormire meglio, ma getterai anche le basi per una relazione genitore-figlio fatta di comprensione e rispetto reciproco.

Se hai provato tutto e il tuo bambino continua a non dormire bene, non esitare a chiedere aiuto. Pediatri, consulenti del sonno o educatori perinatali possono darti un supporto prezioso e personalizzato.

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Bibliografia

[1.1] National Sleep Foundation (2017). Infant Sleep Recommendations.

[1.2] Il consolidamento del sonno notturno dei neonati durante il primo anno di vita. Jacqueline MT Henderson 1, Karyn G Francia , Neville M. Blampied. 2011.

[1.3] Il linguaggio segreto dei neonati. Tracy Hogg. 2012.

[2.1] Il linguaggio segreto dei neonati. Tracy Hogg. 2012.

[2.2] American Academy of Pediatrics (2011). Recommendations for a Safe Infant Sleeping Environment.

[2.3] Pecora G. et. al. Science Direct. Sonno e sviluppo del neonato: relazioni concomitanti e longitudinali durante i primi 8 mesi di vita. 2022.

[3.1] Il linguaggio segreto dei neonati. Tracy Hogg. 2012.

[4.1] SUID & SIDS Italia. 2022. Prevenzione : Nuove Linee Guida 2022 A.A.P

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